Vivere a Barcellona

Vivere a Barcellona: la mia esperienza

Se stai pensando di trasferirti e vuoi vivere a Barcellona e stai cercando ispirazioni o semplicemente vuoi farti un’idea di come potrebbe essere, in questo post farò un riassunto di come è cominciata e si è sviluppata la mia esperienza a Barcellona.

 

Com’è cominciato tutto

Non stavo propriamente pianificando di andare a vivere a Barcellona, semplicemente volevo fare un’esperienza all’estero. Sinceramente non me la sentivo di partire senza avere già un lavoro, per cui ho cominciato a mandare curriculum a raffica più o meno in tutta Europa. 

Avevo alcune città in mente ma non una preferita, sono arrivata a Barcellona assolutamente a caso, perché sono stati i primi ad assumermi (lavoro nel campo del Digital Marketing).

Dopo alcuni colloqui su Skype arriva la conferma da parte dell’azienda, e così salgo su un aereo che mi porta a Barcellona. Inizialmente avevo un contratto di 4 mesi, e pensavo che mi sarebbero bastati, invece sono rimasta un anno e mezzo.

 

L’approdo a Barcellona

La prima settimana a Barcellona non è stata facile. Nuova città, una lingua, non conoscevo nessuno, dovevo cercarmi una casa e fare tutti i documenti: quasi un incubo.

Questo è il momento in cui non dovete lasciarvi scoraggiare e fare tutto quello che dovere fare senza fermarvi e con determinazione. Sembra complicato ma vi giuro che è fattibile.

In un altro post vi spiego come è andata, ma per fortuna ce l’ho fatta e anche bene!

 

I primi mesi a Barcellona

Il primo mese sono rimasta in una stanza piccolissima e super economica in una casa un po’ fuori dal centro, vivevo con altre 3 persone (una ragazza e un ragazzo francesi, e un ragazzo libanese).

Il primo giugno 2017 comincio il mio lavoro a Barcellona. Lavoravo per il mercato italiano di un’azienda spagnola, quindi la lingua che usavo prevalentemente era l’italiano. Appena arrivata non parlavo una parola di spagnolo (o forse una: “hola”).

Le prime settimane sono servite per prendere confidenza con il lavoro, con i colleghi e con la città. Con il passare del tempo ho cominciato a conoscere persone e a farmi degli amici.

Dopo un mese nella stanza minuscola, mi sono trasferita in un appartamento in centrissimo, che condividevo con un’adorabile ragazza tedesca. Con lei le cose sono sempre andate bene e siamo andate super d’accordo.

 

L’evolversi

Dopo circa 3 mesi avevo trovato la mia stabilità a Barcellona: una casa che mi piaceva, un giro di amici, un lavoro (che poi è diventato a tempo indeterminato), e parlavo già lo spagnolo abbastanza bene. Il primo periodo è stato il più bello ed emozionante perché ero fuori dalla mia confort zone ed era tutto nuovo. La prima estate che ho passato a Barcellona è stata meravigliosa: uscivo ogni sera e mi divertivo un sacco. 

Con il passare dei mesi ho cominciato ad abituarmi alla vita a Barcellona e a sentirla come casa. La cosa negativa di una città come Barcellona, è che per molti rappresenta solo una fase transitoria nella propria vita. Molte sono le persone che si fermano solo qualche mese e poi se ne vanno. Ed è proprio il caso di tanti amici che avevo li: dopo un certo periodo, hanno cominciato ad andarsene per tornare in Italia o nella loro città natale. 

Per quanto riguarda me, mano che il tempo passava, l’entusiasmo iniziale ha cominciato a venire meno e ho cominciato a sentire sempre di più la mancanza dell’Italia e a notare le differenze culturali tra i due paesi. Dopo un anno e mezzo, non avevo più stimoli di crescita personale o altre ragioni che mi facessero rimanere.

Ho veramente amato vivere a Barcellona ed è stato uno dei periodi più belli della mia vita. Non mi sono pentita neanche un secondo della bellissima esperienza che ho passato.

Per cui, se state pensando di andare a vivere a Barcellona, io ve lo consiglio veramente, che sia solo per un breve periodo o chissà anche più duraturo!

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